Servizio residenziale comunità alloggio per minori “Granozio”

Il Servizio “Comunità educativa per minori” è una comunità alloggio ed educante per minori in regime residenziale, affidati dai Servizi Sociali e/o dal Tribunale per i minorenni, con interventi di assistenza educativa, psicologica e sociale, in attuazione al Catalogo dei servizi residenziali, semiresidenziali, territoriali e domiciliari di cui al Regolamento di attuazione della L.R. 11/2007. “Casa Granozio”, convenzionata con il Piano Sociale di Zona S5 Comune Salerno-Pellezzano, accoglie minori in difficoltà sostenendoli nella costruzione del loro percorso di autonomia educativa e professionale.  Progetto educativo Si parte dalla considerazione del minore come soggetto di diritti, il cui primo diritto è quello relativo al pieno e armonico sviluppo della personalità, secondo dinamiche pedagogiche fondate su relazioni significative nel quotidiano, e non una pedagogia dei modelli delle istituzioni. Essendo la Comunità essenzialmente uno spazio educativo, i suoi obbiettivi saranno:
  • Creare un ambiente accogliente e protetto in cui il minore possa esprimere i propri bisogni, libero dai condizionamenti derivanti da dinamiche familiari legate al disagio;
  • Favorire la crescita e lo sviluppo psicologico ed emotivo del minore in modo da stimolare l’acquisizione di un’identità personale, attraverso il rafforzamento del sé e la valorizzazione dei nuclei positivi, al di là dei connotati di “rischio” e di “disagio”;
  • Promuovere l’acquisizione del maggior grado possibile di autonomia e responsabilità legati agli aspetti pratici della quotidianità, mediante prassi sperimentali;
  • Aiutare il minore nella rilettura critica della propria storia, attraverso l’elaborazione dei suoi vissuti passati e presenti;
  • Ottenere l’adesione della famiglia al programma di trattamento, attraverso la stipula di un “contratto” che determini le modalità e i tempi del rapporto Famiglia – Comunità – Minore.
  • Promuovere la socializzazione e la capacità di costruire relazioni positive con l’altro, favorendo l’inserimento del minore in un sistema di rete territoriale.
  L’inserimento di ogni minore in Comunità avviene secondo fasi progressive di intervento, adattabili alle caratteristiche dei singoli casi, secondo un piano educativo individualizzato. La presa in carico del minore viene preceduta da una serie di incontri fra il minore e gli operatori della comunità. Il fine è quello di favorire una prima familiarizzazione con la struttura, in modo che l’inserimento definitivo non sia percepito come eccessivamente scioccante. I primi tempi saranno dedicati all’osservazione delle dinamiche comportamentali e relazionali del minore da parte dell’équipe educativa, per comprenderne le caratteristiche psicologiche e le esigenze emotivo-affettive. In base alle informazioni raccolte e ai dati dell’osservazione si procede alla costruzione di un’ipotesi di progetto educativo specifico ed individualizzato, concordato dall’équipe in collaborazione con l’assistente sociale segnalante. Il progetto non sarà comunque rigido, ma sottoposto a continue verifiche e modifiche. Gli aspetti operativi del progetto prevedono attività sia interne, quali attività didattiche, ludiche, di animazione, che esterne alla comunità, quali attività scolastiche, sportive, creativo-espressive, di socializzazione con gruppi di pari, di integrazione nel territorio. Strumento educativo eccellente sarà il gruppo. La vita di casa sarà punteggiata dalla realizzazione di incontri di gruppo periodici, differenziati nelle metodologie e negli obiettivi, a cui il minore viene chiamato a partecipare come parte attiva. L’équipe si riunirà periodicamente per verificare la validità degli interventi in itinere, rispetto agli obiettivi precedentemente prefissati. Modalità di accesso La procedura viene presa in carico dalle Politiche Sociali del Comune attraverso i Segretariati a seguito di relazione specifica e motivata di un assistente sociale. La segnalazione viene inviata alla direzione, con indicazione della struttura idonea a ospitare il minore. Destinatari diretti e indiretti La Comunità Alloggio accoglie minori di età compresa fra i 13 e i 18 anni; ambo i sessi; che presentano problematiche personali, familiari, relazionali, a rischio di devianza e di emarginazione, immigrati minori non accompagnati, che non hanno la possibilità di ricevere un adeguato sostegno psico-educativo nel proprio contesto familiare. Sono destinatari del procedimento tutti i minori italiani allontanati dalla propria famiglia d’origine su indicazione di un Tribunale o di una relazione di un assistente sociale. La domanda di avvio del procedimento coincide con la relazione dell’assistente sociale competente per territorio, che può essere accompagnata anche dalla segnalazione del Tribunale, nell’interesse di ogni minore che si trovi in una situazione di svantaggio ambientale tale da rendere necessario l’allontanamento dalla famiglia.