Il servizio è finalizzato ad ospitare gestanti e madri con bambino/i che necessitano di appoggio e tutela in un luogo protetto nel periodo della gravidanza e/o successivamente, perché prive di sostegno familiare e sociale, o perché in condizioni di disagio psicologico.
Attività
La comunità assicura il funzionamento nell’arco delle 24h per tutto l’anno. La comunità mette in atto attività di accoglienza, tutela, sostegno psicologico, preparazione al ruolo genitoriale e alla relazione con il figlio. L’equipe che opera nel servizio mette in atto azioni volte a dare risposta ai bisogni delle donne e dei minori, alla realizzazione dei piani individuali, all’accompagnamento della donna nei suoi percorsi maturativi e di autonomia. La comunità deve fornire consulenza legale e psicologica. La Comunità intesse una stretta e articolata collaborazione con gli Enti invianti; la progettazione si caratterizza per l’unità di intervento sul contesto del nucleo mamma – bambino.
I servizi invianti e la Comunità sono impegnati, ognuno con le proprie competenze, all’attivazione di un percorso che porti alla soluzione migliore per il nucleo accolto. Alle donne e ai minori è garantita l’assistenza socio-sanitaria. Il progetto viene realizzato in accordo con i servizi invianti e prevede momenti di verifica e ri-progettazione comune del percorso in divenire. La definizione di un percorso educativo personalizzato permette un accordo il più possibile condiviso che prevede l’esplicitazione di una domanda, una negoziazione e una meta da raggiungere con obiettivi anche a lunga scadenza
Requisiti strutturali e ricettività
La comunità di accoglienza per gestanti, madri e bambini può accogliere massimo 6 donne, con i loro bambini se presenti ed è:
– dotata di cucina e di locale per il soggiorno/pranzo;
– dotata di camere da letto singole o doppie per gli ospiti. Per motivate esigenze educative (nel caso venga ospitata una mamma con due bimbi) è possibile prevedere il terzo letto. Ogni donna deve poter dormire con il suo bambino, ove presente;
– dotata di due servizi igienici.
La comunità può accogliere anche gestanti e madri con bambini sottoposte alle misure di cui al DPR 448/88.
Progetto educativo
La Comunità si propone di aiutare le donne a recuperare quella serenità di fondo che permetta loro di avere un progetto di vita. In particolare alle mamme di assumere un ruolo genitoriale sufficiente per garantire una continuità non traumatica del vivere insieme ai propri figli. Si pone quindi come un supporto di tipo relazionale ed educativo, di accompagnamento e di sostegno dell’autostima. La Comunità costruita sul modello famigliare permette la dimensione della quotidianità che diventa metodologia e strumento dell’agire educativo. Essa è valorizzata attraverso:
– La convivenza e la condivisione
– La collaborazione e l’empatia
– Le abitudini e le norme trasmesse soprattutto attraverso l’esempio
– Miglioramento e/o instaurazione delle prime cure genitoriali
– Aggiustamento/ricollocamento dell’accudimento del bambino rispetto a cura (cibo, calore, pulizia, salute, contenimento) e protezione (prevenzione dei pericoli), miglioramento/instaurazione di competenze genitoriali adeguate
– Attività scolastiche e attuazione di Corsi professionali su progetti regionali e del F.S.E.
– Attività formative con proposte di cultura generale, igiene e salute, dimensione corporea e affettiva, ecc..
– Attività ludiche e ricreative (feste organizzate, gite, soggiorni casa estiva)
– Attività lavorativa all’interno e all’esterno della Comunità
– Offerta di colloqui individuali con personale specializzato (psicologa, psichiatra, medico)
– Opportunità di avere reti relazionali utili nel periodo del reinserimento
Offerta socioeducativa
– Obiettivi dell’attività
- la tutela sociale della maternità attraverso l’accoglienza residenziale di donne in difficoltà, maggiorenni o prossime alla maggiore età, con o senza bambini, con particolare attenzione per le donne in gravidanza, senza alcuna distinzione di razza, nazionalità e religione in totale rispetto delle convinzioni etiche, morale, religiose delle stesse.
- La protezione della madre e del minore in caso di maltrattamenti, trascuratezza, deprivazione socio – culturale e assenza di risorse
- Residenzialità in pronto intervento in caso di grave urgenza
- Verifica e supporto delle capacità genitoriale con l’invio di relazioni a scadenza concordata con i servizi invianti
- Acquisizione di autonomia personale della donna e della coppia madre – bambino attraverso l’acquisizione della consapevolezza del ruolo materno e l’educazione sul piano morale e psico affettivo delle persone accolte, in collaborazione con i servizi invianti. La donna in situazione di disagio viene considerata come protagonista attiva e aiutata a sviluppare la capacità critica per una corretta ri- socializzazione in vista di una progettazione futura e del reinserimento.
- Si vuole dare dignità e accompagnamento proponendo uno stile di vita essenziale perché spesso le ospiti straniere e non sono allettate dal nostro mondo consumistico che rischia di far perdere i veri valori.
- Viene tenuta in considerazione la dimensione spirituale che dà senso all’esistenza e che si esprime nella preghiera, nella dignità, nella giustizia, nella solidarietà, nella pace.
- A livello educativo si segue molto un metodo preventivo e ci si impegna a far crescere le persone in un rispetto reciproco e nella stima allo scopo di diffondere una pacifica e fraterna coesistenza tra persone di diversi gruppi etnici, di diverse culture e religioni.